APRILE
19
2024
Centro Europeo del Restauro di Firenze
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Seurat George Pierre Port-en-Bessin Giosuè Carducci. 1892* Sughi Alberto    \ Degas Edgar Ritratto di Rose Caron Lhote       L'escale Castiglion Fiorentino, Delaunay Robert - La città  Barbieri, Contardo Ricordi, 1931 Lorenzo Viani - Donna con scialle rosso Marc franz cavalli bleu
 
Nuova mostra


CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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Gigiotti Zanini 1893 - 1962
MONOGRAFIE » Artisti dalla G alla L

 
Gigiotti Zanini nasce nel 1893 a Vigo di Fassa e, dopo aver frequentato il ginnasio a Trento, nel 1911 si trasferisce a Firenze. Qui studia per alcuni mesi all'Accademia di belle arti ed entra in contatto con l'ambiente futurista della rivista "Lacerba". Dopo la I guerra mondiale si stabilisce a Milano, dove approfondisce da autodidatta i suoi studi di pittura e, soprattutto, inizia a occuparsi di architettura, la sua più forte vocazione. Collabora con Giovanni Muzio, entrando a far parte di quel gruppo di architetti impegnati negli anni tra le due guerre nella ricerca di un profondo rinnovamento stilistico. Se è comune tra questi l'intenzione di opporsi all'eclettismo e al decorativismo imperanti, le soluzioni proposte sono diverse e vanno dal neoclassicismo di Muzio alla solennità di Pier Giulio Magistretti, fino ad arrivare a soluzioni pre-razionaliste. Zanini realizza vari interventi in città, come il grande palazzo d'abitazione di piazza Duse, caratterizzati da una solennità non enfatizzata e da un senso di distaccata atemporalità. Simili caratteristiche sono presenti anche nella produzione pittorica di questi anni, in cui Zanini si avvicina al Novecento esponendo in numerose mostre collettive. Le sue meditazioni sul tema del paesaggio, organizzato prospetticamente e con un grande senso dell'equilibrio, sono ricche di suggestioni metafisiche. Lo sguardo stupito e naïf del pittore si rivolge a un mondo comune e quotidiano e ai personaggi che lo popolano, in composizioni che, come Valle d'Adige del 1928-29, ordinata e immobile, esprimono tutto il loro incanto anche grazie alla brillantezza dei colori. Dopo la guerra Zanini riprende l'attività espositiva e si dedica sempre più alla pittura, sua esclusiva attività dagli anni '50. Vive tra Milano, Venezia e il lago di Garda, dove si spegne nel 1962 nel paese di Gargnano.




 
 
 

 


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