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Igor Mitoraj ai Mercati di Traiano
TUTTE LE MOSTRE » Mostre in Italia (2004)

 
   
FOTO PRESENTI 3
 
Mitoraj Igor  Busto in bronzo
Igor Mitoraj ai Mercati di Traiano
MITORAJ IGOR BUSTO IN BRONZO
Mitoraj Igor Volto bendato  bronzo
Igor Mitoraj ai Mercati di Traiano
MITORAJ IGOR VOLTO BENDATO BRONZO
Mitoraj Igor
Igor Mitoraj ai Mercati di Traiano
MITORAJ IGOR
   
Igor Mitoraj ritorna a Roma, questa volta con un allestimento monumentale quanto spettacolare ai Mercati di Traiano: sono infatti esposte fino a settembre lungo l'antica via dei mercati romani una sessantina di opere, alcune inedite, alcune di grandi dimensioni, tutte ugualmente dialoganti con l'archeologia della città eterna.
Già noto a Roma per la sua fontana-monumento "Dea Roma", che dal settembre del 2003 costituisce fulcro estetico di una nuova sistemazione urbanistica di piazza Monte Grappa, Mitoraj rivela con immediatezza l'intento di stabilire un nesso concettuale e spaziale tra le sculture ed il contesto archeologico. Le 56 opere in esposizione sono distribuite all'interno della Grande Aula e lungo il percorso esterno dei Mercati di Traiano, dove occupano le tabernae o svettano sui punti panoramici delle terrazze, suggerendo suggestivi assi visivi scanditi dai diversi livelli del complesso monumentale, fino all'esedra orientale del Foro di Traiano.
Molte delle opere, differenti tra loro per dimensioni e materiali e provenienti da collezioni pubbliche e private, sono già note, mentre una novità assoluta è costituita da "Le città perdute", creata appositamente per l'esposizione romana, e da un altro elemento di particolare suggestione quale la ricostruzione dell'atelier dello scultore, con gessi e strumenti di lavoro, all'interno di due tabernae della via Biberatica. In un complesso monumentale tra i più suggestivi e intatti della Roma archeologica, torsi acefali e alati si affacciano dalle antiche terrazze dei Mercati, figure senza identità, apparizioni di angeli si impongono anche allo sguardo distratto di chi percorra via dei Fori Imperiali.
Sculture frammentate e mutilate, ispirate ad un evidente classicità greco-romana, ma sospese in un tempo imprecisato, in cui è evidente la tensione, la violenza e l'istinto autodistruttivo dell'epoca moderna, un mondo surreale in cui solo la bellezza appare un dato incontestabile. Una perfetta compenetrazione tra l'ambiente antico e l'arte contemporanea in un costante rapporto dialettico in cui le diverse realtà presenti si compenetrano senza sopraffarsi, ma anzi creando un nuovo e originale punto di vista affascinante e irripetibile.



Igor Mitoraj nasce il 26 marzo 1944 nell'Oederan tedesca, da madre polacca e padre francese, che si erano conosciuti in tragiche circostanze nella Germania fascista.
Nell'estate del 1968, l'artista, spinto dal desiderio di libertà creativa e personale, lascia la Polonia per Parigi.
La capitale francese esercita su di lui una grande attrazione e ne influenza la formazione artistica. Sempre nello stesso anno si iscrive alla Scuola Nazionale Superiore di Belle Arti (Ecole Nationale Superieure des Beaux-Arts) di Parigi, dove prosegue i suoi studi.
Nel 1979 l'artista si reca per la prima volta in Toscana e visita Pietrasanta. Qui, non lontano dalle cave di marmo Carrara, già utilizzate da Michelangelo per le sue opere, scopre - dopo la terracotta ed il bronzo - il marmo come materiale importante per la scultura e come mezzo ideale di espressione artistica.
In questo periodo Mitoraj spesso si reca anche in Grecia per studiare con cura l'ambiente e le sculture "del sublime mondo classico".
Già ammirato in Europa dal pubblico e dai critici d'arte, nel 1989 presenta per la prima volta le sue opere alla Academy of Art di New York dove ottiene un grande successo.
Vi fanno seguito numerose mostre personali, inviti per grandi esposizioni nei musei e incarichi internazionali per sculture monumentali in spazi pubblici e privati. Metropoli come Milano, Roma, Parigi, Londra, Atlanta e Tokio, gli commissionano sculture per piazze pubbliche e nuovi quartieri cittadini appena fondati. A Milano vengono collocate nel 1991 la "Fontana del Centauro" e nel 1993 la statua in marmo "Omaggio a De Sabata", per il Teatro alla Scala.
Roma fa eseguire sculture per due piazze: Piazza Mignanelli e Piazza Monte Grappa. Il British Museum di Londra si assicura nel 1995 la scultura monumentale "Thsuki-No-Hikari". Il "Tindaro", una testa gigante, viene collocata nel 1997 nel nuovo quartiere parigino La Défense, ove oggi si trovano quattro sculture monumentali.
Dal 2001 Mitoraj è cittadino onorario della città di Pietrasanta. Ha ottenuto altri importanti riconoscimenti, come il "Premio Vittorio De Sica".





 
 
 

 


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