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CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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Matisse Henri
MONOGRAFIE » Artisti dalla M alla R

 
   
FOTO PRESENTI 25
 
Matisse, Henri  Lusso, calma e voluttà,
Matisse Henri
MATISSE, HENRI LUSSO, CALMA E VOLUTTà,
1904 In questo quadro del 1904, Matisse mostra le influenze subite dal "pointillisme" di Seurat. Del resto non è l’unico pittore, agli inizi del Novecento, a guardare alla separazione dei colori come linguaggio nuovo dell’espressione pittorica. In seguito il suo stile prenderà una piega molto diversa, trovando nella linea e nella pennellata continua il suo linguaggio più noto. In questa tela sono già presenti, tuttavia, molti degli elementi della sua poetica. In particolare, l’atteggiamento di armonia con una natura avvertita in modo simbolico, caratterizzerà anche la sua produzione posteriore.
Matisse,Henri  Donna con cappello,
Matisse Henri
MATISSE,HENRI DONNA CON CAPPELLO,
1905 Il quadro è stato realizzato solo un anno dopo «Lusso, calma e voluttà», ma si avverte una svolta stilistica quasi radicale. Siamo nel periodo della famosa esposizione al Salon del 1905, quando anche Matisse fu definito «fauve», e il suo stile prende una decisa piega espressionista. I colori sono posti sulla tela in maniera violenta, e quasi sporca. Non vi è alcuna preoccupazione estetica per l’effetto di poca raffinatezza della stesura a pennellate grosse e sovrapposte, e ciò ovviamente suscitò critiche non benevole. Ma l’energia che il quadro trasmette è sicuramente inedita. L’immagine ha una forza espressiva che si può ritrovare solo nelle opere di Van Gogh o Gauguin, due artisti che sono all’origine dell’arte di Matisse. Da notare le pennellate verdi sul volto della donna: sono colori decisamente antinaturalistici, ma che danno forza al volume del volto senza ricorrere a costruzioni chiaroscurali. In pratica la lezione della pittura post-impressionista sull’autonomia del colore, rispetto alla realtà rappresentata, trova ulteriore conferma proprio nella pittura di Matisse.
Matisse,Henri  La stanza rossa,
Matisse Henri
MATISSE,HENRI LA STANZA ROSSA,
1908-09 Quadro tra i più famosi di Matisse, «La stanza rossa» è un’immagine vivace ed intensa che porta alle estreme conseguenze la forza del colore dipinto. La quantità di rosso nella scena, presente oltre che sulla tovaglia anche sulle pareti della stanza, crea la sensazione di interno in maniera astratta ma molto suggestiva. Il rosso, infatti, è disposto in maniera talmente piatta ed uniforme da non consentire una facile identificazione dei piani orizzontali e dei piani verticali. Tuttavia crea una sensazione di luce interna molto diffusa e serena. Così come sereno appare l’unico rettangolo non rosso di questa tela: la finestra che si apre su uno scorcio di paesaggio consente la vista di verdi, bianchi, azzurri e gialli che danno la sensazione di una natura calma e tranquilla. Anche l’azione raccontata all’interno della stanza, una cameriera che sta tranquillamente disponendo su una tavola frutta, pane e bevande, trasmette un senso di grande pace e serenità. L’immagine, nel suo complesso, appare quindi come una rappresentazione astratta e simbolica nello stile ma perfettamente aderente alle sensazioni che la situazione in essere universalmente trasmette.
Matisse,Henri  La danza,
Matisse Henri
MATISSE,HENRI LA DANZA,
1910 Questo quadro di Matisse, tra i più famosi della sua produzione espressionistica, sintetizza in maniera esemplare la sua poetica e il suo stile. Il quadro trasmette una suggestione immediata. Il senso della danza, che unisce in girotondo cinque persone, è qui sintetizzato con pochi tratti e con appena tre colori. Ne risulta una immagine quasi simbolica che può essere suscettibile di più letture ed interpretazioni. Il verde che occupa la parte inferiore del quadro simboleggia la Terra. Segue la curvatura del nostro mondo e sembra fatto di materiale elastico: il piede di uno dei danzatori imprime alla curvatura una deformazione dovuta al suo peso. Il blu nella parte superiore è ovviamente il cielo. Ma si tratta di un blu così denso e carico che non rappresenta la nostra atmosfera terrestre bensì uno spazio siderale più ampio e vasto da contenere tutto l’universo. E sul confine tra terra e cielo, o tra mondo ed universo, stanno compiendo la loro danza le cinque figure. Le loro braccia sono tese nello slancio di tenere chiuso un cerchio che sta per aprirsi tra le due figure poste in basso a sinistra. Una delle figure è infatti tutta protesa in avanti per afferrare la mano dell’uomo, mentre quest’ultimo ha una torsione del busto per allungare la propria mano alla donna. La loro danza può essere vista come allegoria della vita umana, fatta di un movimento continuo in cui la tensione è sempre tesa all’unione con gli altri. E tutto ciò avviene sul confine del mondo, in quello spazio precario tra l’essere e il non essere. Il vortice circolare in cui sono trascinati ha sia i caratteri gioiosi della vita in movimento, sia il senso angoscioso della necessità di dovere per forza danzare senza sosta. In questo quadro Matisse giunge ad una sintesi totale tra contenuto e forma, riuscendo ad esprimere alcune delle profonde verità che regolano, non solo la vita dell’uomo, ma dell’intero universo.
Matisse,Henri  Pesci rossi,
Matisse Henri
MATISSE,HENRI PESCI ROSSI,
1912 Tela appartenuta alla collezione Sukin, «Pesci Rossi» è attualmente conservato nel Museo Puskin di Mosca. Quadro che dimostra ancora una volta la grande capacità di Matisse di comunicare, con perfetta rispondenza, le atmosfere da cui raccoglie le sue immagini. Il senso di calma e di tranquillità di quadri quali «La stanza rossa» si ritrova anche in questo angolo di giardino o di terrazzo, dove su un tavolino è disposto un contenitore di vetro con quattro pesci rossi immersi nell’acqua. Il rosso così vivace dei pesciolini, riflesso anche sulla superficie dell’acqua, crea un punto di intensità tonale talmente squillante da dare forza ed energia a tutta la gamma cromatica, molto equilibrata, che compone la scena.
Matisse Henri  La famiglia del pittore
Matisse Henri
MATISSE HENRI LA FAMIGLIA DEL PITTORE
Matisse Henri Madamme Odalisque
Matisse Henri
MATISSE HENRI MADAMME ODALISQUE
Matisse Henri Conversazione
Matisse Henri
MATISSE HENRI CONVERSAZIONE
Matisse Henri Vaso a due manici
Matisse Henri
MATISSE HENRI VASO A DUE MANICI
Matisse Henri   Cipolle Rosa
Matisse Henri
MATISSE HENRI CIPOLLE ROSA
Matisse Henry Pianista e giocatori di dama 1924
Matisse Henri
MATISSE HENRY PIANISTA E GIOCATORI DI DAMA 1924
National Gallery of Art, Washington
Matisse Henry Ragazza con Veste Bianca su Sfondo Rosso
Matisse Henri
MATISSE HENRY RAGAZZA CON VESTE BIANCA SU SFONDO ROSSO
1944, coll. priv.
Matisse, Henry The Young Sailor
Matisse Henri
MATISSE, HENRY THE YOUNG SAILOR
1906-7 o/c MOMA, NY
Matisse, Henri. A Game of Bowls
Matisse Henri
MATISSE, HENRI. A GAME OF BOWLS
Oil on canvas. 115x147 cm France. 1908 Source of Entry: State Museum of New Western Art, Moscow. 1948
Matisse, Henri.  Ballerina
Matisse Henri
MATISSE, HENRI. BALLERINA
Oil on canvas. 65x50 cm France. Circa 1927 Source of Entry: formerly in the collection of Otto Krebs, Holzdorf.
Matisse Henri Open Window, Collioure,
Matisse Henri
MATISSE HENRI OPEN WINDOW, COLLIOURE,
, 1905, National Gallery of Art, Washington, Collection of Mr. and Mrs. John Hay Whitney
Matisse henri  The Three Sisters,
Matisse Henri
MATISSE HENRI THE THREE SISTERS,
1914 91 x 74 cm Paris, Musée de l'Orangerie
Matisse Henri  The White Plumes,
Matisse Henri
MATISSE HENRI THE WHITE PLUMES,
1919 Oil on canvas 74 x 61 cm The Minneapolis institute of Art, The William Dunwoody Fund
Matisse Henri Persian Woman with Painted Crosses,
Matisse Henri
MATISSE HENRI PERSIAN WOMAN WITH PAINTED CROSSES,
1929 Oil on canvas 73 x 60 cm Private Collection
Matisse Henri  Nude with Spanish Carpet,
Matisse Henri
MATISSE HENRI NUDE WITH SPANISH CARPET,
1919 Oil on Canvas, 65 x 54 cm Private Collection
Matisse Henri  Nude in Studio,
Matisse Henri
MATISSE HENRI NUDE IN STUDIO,
1899 Oil on canvas 65.5 x 50 cm Bridgestone Museum of Art, Tokyo
Matisse Henri Interno con quadro
Matisse Henri
MATISSE HENRI INTERNO CON QUADRO "DANZA"
Matisse henri  Vaso di Iris
Matisse Henri
MATISSE HENRI VASO DI IRIS
Matisse Henri Il giardino del Lussemburgo
Matisse Henri
MATISSE HENRI IL GIARDINO DEL LUSSEMBURGO
Matisse Henry Il modello
Matisse Henri
MATISSE HENRY IL MODELLO
   
Henri Matisse nasce a Le Cateau Cambrésis nel 1869.
Nel 1889 intraprende studi di legge, ma li lascia presto per dedicarsi alla pittura. Dal 1891 al 1892 studia all'Académie Julian di Parigi. Nel 1893 entra come allievo nell'atelier di Gustave Moreau.
Sue opere figurano al primo Salon d'Automne del 1903. Nello stesso periodo inizia la collaborazione con Ambroise Vollard, il famoso mercante parigino, che allestisce la prima mostra personale dell'artista presso la sua galleria nel 1904. Nel 1905 la prima grande mostra dei Fauves lo consacra tra i massimi artisti francesi della nuova generazione, e vero caposcuola del gruppo.
Tra il 1904 e il 1907 Henri Matisse dipinge alcune opere fondamentali: Luxe, Calme et Volupté,  Matisse Lusso , calma e voluttà     Matisse Nude Bleu  Negli stessi anni inizia il rapporto di amicizia con Leo, Gertrude, Sarah e Michael Stein, che acquistano sue opere e lo fanno conoscere agli americani di passaggio a Parigi. Nel 1906, proprio in occasione di una delle serata a casa di Gertrude Stein, conosce Pablo Picasso. Sempre grazie agli Stein conosce Alfred Stieglitz, che nel 1908 organizza la prima mostra di Matisse a New York, presso la sua galleria.
È Vollard a far conoscere il lavoro di Matisse al collezionista russo Serghej Schukin, che tra il 1907 e il 1914 acquista sue opere ininterrottamente. Nello stesso periodo l'artista attua una progressiva semplificazione delle forme, culminante nei due grandi pannelli La dance e La musique, realizzati tra il 1909 e il 1910 per Schukin stesso.
Nel 1913 effettua un viaggio in Marocco, da cui trae ispirazione per una serie di opere famose. Alcune tele figurano all'Armory Show di New York e alla Secessione di Berlino.
Nel 1917 si stabilisce a Nizza. Dopo le vaste tele dell'ultimo decennio, Matisse si dedica a opere di formato più contenuto. Riprende temi giàsperimentati: interni, nature morte, figure distese. Negli anni '20 fanno la loro apparizione anche le "Odalische".
Bruscamente troncato il rapporto con Schukin, a causa della guerra e dalla morte del collezionista, Matisse instaura rapporti con importanti collezionisti americani: Albert Barnes, le sorelle Etta e Claribel Cone di Baltimore. Sono anni in cui il mercato dell'arte del '900 è in crescita. In occasione di grandi aste del 1928, alcune opere di Matisse spuntano i prezzi più alti tra quelle degli artisti della sua generazione.
Nel 1930 viaggia a New York e a Tahiti. La Kunsthalle di Basilea e il Museum of Modern Art di New York gli dedicano importanti mostre antologiche. Ma il progetto che lo impegna maggiormente nel corso degli anni '30 è la grande decorazione murale, commissionata da Albert Barnes per la sua fondazione a Merion (Barnes Foundation. Elabora uno studio e una prima versione dell'opera, che però non si adatta alle dimensioni dell'ambiente. Così deve realizzarne una seconda versione.
Tra il 1943 e il 1948 soggiorna a Venezia. Nel 1949 ritorna definitivamente a Nizza. Proprio in questo periodo ha luogo quel processo di semplificazione della rappresentazione e di riduzione a principi ornamentali, testimoniato dai "papiers découpés" degli anni '50. Culmine di questa ricerca, i lavori eseguiti per la Cappella del Rosario di Vence: mosaici, vetrate, sculture ecc. Nel 1950 gli viene assegnato il Gran Premio per la pittura della Biennale di Venezia.
Muore a Nizza nel 1954.
   




Ciò che mi interessa di più, non è né la natura morta né il paesaggio, è la figura. E' questa che mi permette meglio di esprimere il sentimento, quasi religioso, che ho della vita. Non mi interessa dettagliare i tratti del viso, riproducendo la loro esattezza anatomica. Se un modello non mi suggerisce a prima vista che l'idea di un'esistenza puramente animale, tuttavia scopro in lui alcuni tratti essenziali, certe linee del viso in cui si esprime quel carattere di alta dignità che persiste in ogni essere umano. Un'opera deve portare in se stessa tutto il suo significato ed imporlo allo spettatore ancor prima che questi ne conosca il soggetto. Quando vedo gli affreschi di Giotto a Padova, non mi interessa sapere quale sia la scena della vita di Cristo che ho davanti agli occhi, ma subito capisco il sentimento che ne emana, perché è nelle linee, nella composizione, nel colore, e il titolo non servirà che a confermare la mia impressione. » Henri Matisse




 
 
 

 


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