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2024
Centro Europeo del Restauro di Firenze
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Klee Paul Luce Maximilian Bretagna Bierstadt Le montagne rocciose klee Paul La santa dalla luce interiore, Rossano Federico Marina  ad Ischia Maria Carolina d'Asburgo di Borbone, Regina di Napoli. Benvenuti Benvenuto   Molo 1909. Giacometti Albert Newman Barnett Leger Ferdinand  Paesaggio
 
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CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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Scuola romana
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FOTO PRESENTI 9
 
Scipione Il riveglio della bionda sirena
Scuola romana
SCIPIONE IL RIVEGLIO DELLA BIONDA SIRENA
Scipione ,1929 cm. 80,5x100,2 Tecnica: olio su tavola Collezione privata
Scipione
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SCIPIONE
Mafai, Mario  Demolizioni di via Giulia,
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MAFAI, MARIO DEMOLIZIONI DI VIA GIULIA,
1936 Dimensioni: cm 62 x 69 Tecnica: olio su tela Collezione: Roma, Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea "Noi assistiamo continuamente alla demolizione di tutto ciò che è appartenuto all'Ottocento ed io ne sono stato testimone quando ho visto la mia vecchia casa cadere e i muri crollare ad uno ad uno, le camere aprirsi un attimo alla luce e poi diventare calcinaccio e polvere". Così Mario Mafai descrive la distruzione della sua prima casa, nell'attuale largo Corrado Ricci, avvenuta durante í lavori per via dei Fori Imperiali. A suggerirgli, intorno al 1936, il tema delle Demolizioni c'è, dunque, anche un ricordo personale e doloroso. Nel gennaio 1937 espone alla Galleria della Cometa, presentato da Emilio Cecchi, con una mostra che raccoglie le due serie dei Fiori secchi e delle Demolizioni. Cecchi dà una lettura formalistica dei dipinti, definendoli come "il bellissimo punto di arrivo" delle sue avventure espressionistiche . Nelle critiche dei giornali si parla dei "preziosi ed eleganti richiami tonali"; solo più tardi ci si accorgerà del sottofondo etico che presiede a questa pittura. Ad esempio, Cesare Brandi scriverà nel 1939: "Erano le rovine di Mafai, non i nobili acquedotti o i gruppi di sulfuree colonne, ma povere stanzucce borghesi sviscerate nella carta di Francia a brandelli, nelle fumate a cono dei camini; erano cellule infrante, ma ancora calde d'abitato, così da parere una delicatezza sbirciarle, così sventrate, dal di fuori " .
Raphael Antonietta Ritratto di Mafai
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RAPHAEL ANTONIETTA RITRATTO DI MAFAI
Capogrossi Giuseppe  Romane
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CAPOGROSSI GIUSEPPE ROMANE
Ceracchini Giuseppe La  famiglia
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CERACCHINI GIUSEPPE LA FAMIGLIA
Afro Strumenti Musicali
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AFRO STRUMENTI MUSICALI
Di Cocco Francesco
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DI COCCO FRANCESCO
capogrossi
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CAPOGROSSI
   
 movimento artistico italiano. Detta inizialmente «Scuola di via Cavour». si :dentificò all'origine con il ristretto gruppo di pittori che espose nel 1928 alla Gall. Doria di Roma  A. Raphael,  G.Capogrossi     Scipione G. Ceracchini,e Mafai sono considerati i promotori della corrente, che si definì attraverso una singolare apertura espressionista, nonostante le premesse novecentiste da cui aveva preso le mosse; ma non meno importante fu il Contributo di A. Raphael, che aveva avuto una formazione parigina e portava con sé una cultura europea. Con questi artisti solidarizzarono ben presto lo scultore M. Mazzacurati e alcuni letterai e critici, come L. De Libero, G. Ungaretti, B. Barilli e R. Longhi. Caratteristiche comuni della loro pittura erano la passione per l'arte barocca, recuperata come partecipazione al dramma della storia (Mafai) o come conflitto tra paganesimo e ispirazione religiosa (Scipione), e un «tonalismo» dominato da accenti caldi, rossastri e bruni al quale non era estraneo l'insegnamento di R. Melli  Roberto Melli L'abito rosso , Capogrossi fino al 1945, E. Cavalli, G. Omiccioli. A. Ziveri e ancor più G. Stradone continuano questa ricerca tonale in chiave più intimista, talora di maniera, senza giungere mai a esiti quali Apocalisse di Scipione o le Demolizioni di Mafai. Ebbero contatti con la S.r. anche C. Cagli  Cagli  C.    Edipo a Tebe , Leoncillo, O. Tamburi e T. Scialoja, mentre rapporti molto indiretti ebbe F. Pirandello.   Pirandello Testa di bambola



 Testo di approfondimento  Leziome umiversitaria su la scuola RomanaLa scuola romana, i Sei di Torino e i Chiaristi




 
 
 

 


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