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2024
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CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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Cavalli Emanuele
MONOGRAFIE » Artisti dalla A alla F

 
   
FOTO PRESENTI 3
 
Cavalli Emanuele   Ritratto di famiglia
Cavalli Emanuele
CAVALLI EMANUELE RITRATTO DI FAMIGLIA
Cavalli Emanuele  Tre uomini seduti
Cavalli Emanuele
CAVALLI EMANUELE TRE UOMINI SEDUTI
Cavalli Emanuele  Figure allo specchio
Cavalli Emanuele
CAVALLI EMANUELE FIGURE ALLO SPECCHIO
   
Figlio di collezionisti d'arte, Emanuele rimane orfano di padre a soli due anni. Con il fratello gemello, Giuseppe, che diverrà un famoso fotografo, viene mandato nel collegio gesuitico di Mondragone. Nel '21 si trasferisce a Roma per frequentare l'Istituto Artistico Industriale. Frequenta in questi primi anni romani lo studio di Carena e la sua casa Anticoli Corrado. L'insegnamento di Carena è seguito anche da Capogrossi, del quale Cavalli diverrà amico. Frequentando il caffè Aragno conosce Spadini, che suscita in lui grande ammirazione, e tutto il gruppo dei letterati de La Ronda. Espone per la prima volta alla Biennale di Venezia del 1926. La sua ricerca pittorica negli anni della formazione è volta ad un'essenzialità di linee ed è improntata ad una composizione di matrice classica. I soggetti invece sono quelli che lo accompagneranno per tutta la vita: nature morte, nudi, figure, paesaggi. Del 1928 è l'importante viaggio a Parigi, dove resterà per un anno, entrando in contatto con gli altri artisti italiani. Nel 1932 al sodalizio con Capogrossi si aggiunge Cagli: i tre pittori, costituitisi in gruppo, danno origine al tonalismo romano. Nel 1933 Cavalli firma con Capogrossi e Melli (che si presenta come critico) il Manifesto del Primordialismo Plastico. Nello stesso anno i quattro pittori romani, Cavalli, Capogrossi, Cagli e Sclavi espongono alla Galleria Bonjean di Parigi presentati da Waldemar George, che conia l'espressione école de Rome, Scuola romana. Cagli si distacca dal gruppo e chiede che la mostra venga concepita come una serie di personali. Inizia un'intensa attività pittorica di Cavalli. Nel 1935 si sposa e si stabilisce ad Anticoli Corrado nella casa che era stata di Carena. Espone alla II Quadriennale di Roma il dipinto La Bagnante, acquistato dal Governatorato per la Galleria Comunale. Partecipa anche alle altre edizioni della Quadriennale e nel '43 espone nove dipinti in cui si ripete una stessa figura femminile: Figura-grigio, acquistata dal Governatorato. Nel '45 ottiene la cattedra di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove insegnerà per quattro anni e si trasferisce nel capoluogo toscano. Cagli e Capogrossi si affermano nella ricerca astratta, mentre Cavalli vive in una sorta di isolamento, al punto da ricavarne un disagio tale da distruggere molte delle sue opere degli anni precedenti. Negli anni '50 e '60 si allestiscono dell'artista diverse mostre personali ed alcune antologiche (nel 1962 e nel 1971 a Firenze).





 
 
 

 


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