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CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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Marcucci Mario
MONOGRAFIE » Artisti dalla M alla R

 
   
FOTO PRESENTI 8
 
Marcucci Mario Natura morta
Marcucci Mario
MARCUCCI MARIO NATURA MORTA
(mela, pera) 1937 olio su tela 32x40 cm Collezione privata, Viareggio
Marcucci Mario Autoritratto
Marcucci Mario
MARCUCCI MARIO AUTORITRATTO
Marcucci mario Case romane
Marcucci Mario
MARCUCCI MARIO CASE ROMANE
Case romane 1959 olio su tela 60x65 cm Collezione privata , Viareggio
Marcucci Mario darsena
Marcucci Mario
MARCUCCI MARIO DARSENA
Darsena 1927 olio su tavola 20x20 cm Collezione Paoli, Viareggio
Marcucci Mario Libecciata in pineta
Marcucci Mario
MARCUCCI MARIO LIBECCIATA IN PINETA
Marcucci Mario
Marcucci Mario
MARCUCCI MARIO
Marcucci Mario Muggine
Marcucci Mario
MARCUCCI MARIO MUGGINE
Muggine 1967 olio su tavola 23x70 cm Collezione privata, Viareggio
Marcucci mario Veduta alla Maddalena
Marcucci Mario
MARCUCCI MARIO VEDUTA ALLA MADDALENA
Paesaggio della Maddalena 1939 olio su legno 44x34,5 cm Collezione privata, Viareggio
   
 Nel corso degli anni Trenta espone a Viareggio dove ottiene i primi riconoscimenti. Marcucci ricordava così la sua prima vincita di un premio di pittura nel 1932: “Il mio Cabine sul mare”, ebbe il primo premio ed io ci guadagnai mille lire. Ottocento le portai a casa. Mio padre era in mare, c’erano solo mia madre e dei parenti quando diedi la notizia. Ci fu un silenzio festoso, ma silenzio. Avevano paura che mi esaltassi e me ne andassi, chissà dove per sempre”.
Nel 1937 Carlo Carrà lo segnala in un articolo sul “L’Ambrosiano”indicandolo “come una delle più spiccate figure della giovane pittura italiana fuori dai confini locali”. Alla fine degli anni Trenta conosce Mario Luzi e Alessandro Parronchi che lo introdurranno negli ambienti letterari fiorentini.
Nell’autunno del ’39 è richiamato alle armi e inviato in Sardegna, all’isola de La Maddalena, dove rimane salvo brevi interruzioni, fino all’inizio del 1941.
Nel 1940 espone a Milano nella prestigiosa Galleria Il Milione presentato da Antonio Delfini.
Nel 1941 vince il “Premio Bergamo”, cui faranno seguito nel 1949 il Premio Marzotto nell’ambito della Rassegna di pittura italiana di Venezia, il Premio 8x10 di Roma nel 1951, il Premio Michetti nel 1953 e il Fiorino nel 1954. Partecipa a prestigiose esposizioni fra cui alcune edizioni della Quadriennale Romana (dal 1947 al 1965)e della Biennale di Venezia (1948, 1950, 1954).
Nel corso degli anni Cinquanta vive a Roma e poi a Firenze dove allestisce importanti rassegne personali. Nel 1966, in seguito all’alluvione, a causa della quale perde numerosi quadri, e all’interrompersi di amicizie e affetti, ritorna a Viareggio dove rimane fino alla morte.
Definito a lungo “pittore dei poeti” , la sua fortuna critica è costituita in gran parte di testi scritti da letterati. Il primo ad occuparsi di lui è stato Alessandro Parronchi, ancora oggi fra i più autorevoli esegeti insieme a seguire Cesare Garboli e Roberto Tassi.



La ricerca artistica di Mario Marcucci è legata alla Versilia e a Viareggio, non tanto come ambienti culturali quanto “luoghi della visione”. Il suo linguaggio si è sviluppato attraverso l’indagine e la rappresentazione di un paesaggio fatto di mare, barche e pineta; la particolare luce del luogo affina la sua pittura tonale con la quale ha poi delineato nature morte, ritratti eautoritratti di indiscussa suggestione e valore.




 
 
 

 


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