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CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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La Pittura Veneta dopo l'unità d'Italia
PITTURA » Periodi

 
   
FOTO PRESENTI 9
 
Favretto Giacomo Lezione di anatomia
La Pittura Veneta dopo l'unità d'Italia
FAVRETTO GIACOMO LEZIONE DI ANATOMIA
1873, olio su tavola, cm 43x27
Favretto Giacomo La moglie gelosa
La Pittura Veneta dopo l'unità d'Italia
FAVRETTO GIACOMO LA MOGLIE GELOSA
1876, olio su tela, cm 80x62
Zandomeneghi Federico Sulla riva della Senna
La Pittura Veneta dopo l'unità d'Italia
ZANDOMENEGHI FEDERICO SULLA RIVA DELLA SENNA
Zandomeneghi Federici La plache blanche
La Pittura Veneta dopo l'unità d'Italia
ZANDOMENEGHI FEDERICI LA PLACHE BLANCHE
La Place Blanche 1911 74x92cm
Milesi Alessandro La modella
La Pittura Veneta dopo l'unità d'Italia
MILESI ALESSANDRO LA MODELLA
Milesi Alessandro Al caffè
La Pittura Veneta dopo l'unità d'Italia
MILESI ALESSANDRO AL CAFFè
Tito Ettore Giornata di vento a Venezia
La Pittura Veneta dopo l'unità d'Italia
TITO ETTORE GIORNATA DI VENTO A VENEZIA
Tito ettore Ritratto di una parente
La Pittura Veneta dopo l'unità d'Italia
TITO ETTORE RITRATTO DI UNA PARENTE
Milesi Alessandro colazione
La Pittura Veneta dopo l'unità d'Italia
MILESI ALESSANDRO COLAZIONE
   
Zandomeneghi fa da tramite e presenta agli amici fiorentini Guglielmo Ciardi, il quale si reca a Firenze e dipinge insieme a Telemaco Signorini, partecipando alle discussioni che si svolgono al caffè Michelangelo tra i Macchiaioli. Conosce a Roma Nino Costa ed a Napoli stringe amicizia con  Morelli e Palizzi.Da tutti questi contatti nasce  una nuova linfa che rigenera la pittura veneziana sorretta da una franca ed ingenua schiettezza popolare. Giacomo Favretto(1849-1887), imposta la sua pittura giovanile sullo studio della luce e del suo effeto sulle figure negli interni.La precisione  della resa di certi ambienti , richiamano alla mente quelli di Pietro Longhi rivisti nell'ottica di un racconto borghese che traduce scene popolari ed in questo senso creò alcuni dei suoi migliori capolavori.   Favretto Giacomo, Mercato di San Polo Luigi Nono (1850-1918) vicino al realismo di Ciardi e Favretto, vi aggiunge un carattere pensoso e romantico,  velato di ombre e di tenerezze che danno  una nota particolare anche all'inquadratura dei soggetti  ed alla visione stessa del paesaggio  Luigi Nono, Passeggiata al sole Federico Zandomeneghi (1841-1917).Il primo che si ribella  all'aria di provincia che regnava a Venezia sotto la dominazione Austriaca.Viene a contatto con gli artisti dell'ambiente fiorentino ne assimila la lezione e la elabora con  una pittura  tersa e cristallina.Si reca quindi a Parigi per passarvi qualche settimana ed invece vi rimane per quarantatre anni, stimolato dall'amicizia con  Degas e dalla conoscenza di Renoir.  Zandomeneghi Federico, Ritratto di Diego Martelli Il periodo di transazione tra Ottocento e Novecento è segnato dalle biennali. Queste esposizioni, che ebbero risonanza mondiale e che si succedevano ritmicamente, aprirono alla pittura italiana un grande spazio, in stretto confronto  con le correnti allora maggiormente in vista. Alessandro Milesi(1856-1945) Mostrò di possedere una indole di grande ritrattista, si fece notare per una vena aneddottica che lo portò a rappresentare scene di vita popolare  veneziana sulla scia di G.Favretto.Fu attivo fino ad un età avanzata, ma le sue ultime opere appaiono ormai di un realismo convenzionale. Frequentò l'Accademia di Venezia allievo del Nani che lo indusse  a seguirlo a Verona nel 1874. Passò poi a Trieste per iniziativa del mecenate Perpicich. Artista discontinuo pur nella  validità della  produzione: talvolta anedottica e superficiale altre  volte profonda e completa come  quella  dei migliori impressionisti. Dal 1895 partecipò a tutte le Biennali di Venezia. Si nota  come  abile ritrattista  Milesi Alessandro,  Le perlaie Valutazioni di Mercato: Alessandro Milesi Le accurate rappresentazioni della Venezia popolare di stampo favrettiano, risalenti al primo periodo (1878-1887 ca.) e sovente di grande formato, con scene di famiglia, venditrici di frutta e di pesce, infilatrici di perle, sono contese a prezzi oltre i 105.000 Euro; di tali soggetti esistono repliche con lievi variazioni. Le più ariose scene successive (gondolieri, pescatori), insieme alle impressioni di paesaggio e di mare di dimensioni ragguardevoli valgono fino a 52.000 Euro, sui 10.500-15.500 Euro i dipinti medi, 3.650-5.200 gli studi. Pregiati i ritratti, più frequenti dopo il 1903: sono valutabili da 5.200 a oltre 10.500 Euro, se di personaggi celebri. Sono poco apprezzati i dipinti con costumi settecenteschi del primo Novecento, come anche le stanche composizioni dell’ultimo periodo (2.600-6.200 Euro).   Ettore Tito (1859-1941) Studente all'Accademia sotto la guida  di Molmenti.Dimostrò doti di grande colorista e di preciso disegnatore.Oltre ai ritratti affrontò temidi paesaggio e di soggetti marini,temi mitologici e religiosi, ispirati alla pittura settecentesca.Diede senz'altro il meglio di sè  nella rappresentazione realistica  della vita popolare di Venezia  Ettore Tito Campiello Lino Selvatico (1872-1924 ) Lino Selvatico Padova 1872-1924 Treviso. Avviato dal padre agli studi giuridici, contemporaneamente si rivolse anche a quelli artistici sotto la guida del Laurenti. Esordì come ritrattista, influenzato dal Tito ,ma soprattutto per l'interesse per la pittura dell'Ottocento (Whistler) e del Settecento ( Reynolds e Gainsborough)   Lino Selvatico, Ritratto di Signora Pietro Fragiacomo (1856-1937) Fornatosi nell'ambiente dell'Accademia veneziana , inizialmente segue i dettami di Favretto.In seguito si rivolse esclusivamente a paesaggi della laguna veneta con un cromatismo dalle tonalità perlacee e delicate  Pietro Fragiacomo, Mattinata



 
   





 
 
 

 


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