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CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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Filippo De Pisis
TUTTE LE MOSTRE » Mostre in Italia 2005

 
   
FOTO PRESENTI 12
 
De Pisis Filippo Il Marinaio francese
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO IL MARINAIO FRANCESE
De Pisis Filippo
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO
De Pisis Filippo Natura morta con capriccio di goya.jpg
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO NATURA MORTA CON CAPRICCIO DI GOYA.JPG
De Pisis Filippo Natura morta con melanzane e sgombri.jpg
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO NATURA MORTA CON MELANZANE E SGOMBRI.JPG
De Pisis Filippo Natura morta e viole
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO NATURA MORTA E VIOLE
De Pisis Filippo Ragazzo sulla spiaggia
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO RAGAZZO SULLA SPIAGGIA
De Pisis Filippo Rues des volontaries
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO RUES DES VOLONTARIES
De Pisis Filippo Venezia
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO VENEZIA
De Pisis Filippo Natura morta con pomodori
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO NATURA MORTA CON POMODORI
De Pisis Filippo Plage aux écrevisses,
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO PLAGE AUX éCREVISSES,
Filippo De Pisis 1928
 De Pisis:Filippo Natura morta,
Filippo De Pisis
DE PISIS:FILIPPO NATURA MORTA,
olio su cartone, cm 49,8x59, Modena, collezione privata
De Pisis Filippo Pesci
Filippo De Pisis
DE PISIS FILIPPO PESCI
   
Brescia - Il bello nel povero. Il fascino nel dramma. La grazia di semplici oggetti immortalati come protagonisti di una sublime natura morta. Al posto di mele e arance, ecco conchiglie svuotate, pesci marci abbandonati su un pezzo di carta oleosa, fiori recisi, ortaggi e crostacei lasciati in primo piano sulla spianata desertica di un paesaggio marino, funghi disposti caso su un tavolo. Eppure, questo piccolo mondo di banalità quotidiane appare raccontato con una pittura delicata, concitata e frenetica nel tratteggio, con tocchi di colore nervoso e virgolato, ma giocato tutto sulla raffinatezza di chiarori e riverberi. La pittura si fa lirica, il segno pura poesia. Perché poeta lo era veramente, Filippo De Pisis, il grande artista ferrarese (1896-1956), cresciuto all’insegna dell’euforia metafisica di Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e Carlo Carrà, conosciuti all’ospedale militare della città durante la prima guerra mondiale, e maturato, come pittore e letterato, alla Scuola di Parigi, dove si stabilì dal ’24, suggestionato dalla forza espressiva di Soutine e Braque. Il piede romano, 1933 Natura morta con il mortaio, 1925



De Pisis (Tibertelli) Filippo Ferrara, 1896 - Brugherio (Milano), 1956 Mentre compiva gli studi classici cominciò a disegnare sotto la guida del Domenichini e del Longanesi. Laureatosi in lettere, insegnò per qualche tempo. Nel '25 si trasferì a Parigi, dove acquistò solida fama anche come poeta. Se vogliamo riferirlo alla tradizione nostrana vengono in mente Magnasco e Guardi, specialmente Guardi. Agli inizi interpreta a modo suo la pittura di De Chirico e di Carrà, rendendola effervescente. Tra il '24 e il '27 realizza le nature morte marine, "dove la lezione di Manet è visibile anche nella scelta della tavolozza, nell'uso delle lacche rosse, affondate nella dolcezza delle terre gialle o bruciate, degli accordi sui complementari giallo-oro e blu di Prussia e l'infinita scala dei verdi accordata coi rossi




 
 
 

 


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