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CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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Tamara de Lempicka
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FOTO PRESENTI 13
 
Lempicka Tamara Le due amiche (Perspective)
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA LE DUE AMICHE (PERSPECTIVE)
Le due amiche (Perspective) oil on canvas, 130 x 60 Tamara de Lempicka - 1923 Ginevra, Musée du Petit Palais descrizione: Il quadro, che fu presentato al Salon d’Automne con il titolo di Perspective (1923), non ricevette grandi consensi da parte della critica che non gradiva una certa inespressività e durezza di forme. Successivamente fu esposto alla personale di Milano del 1925. E stato acquistato dal museo svizzero nel 1969. L’opera presenta uno stile personale e un vocabolario pittorico assai più ricco delle opere precedenti. La costruzione dei corpi avviene per deformazioni, gli elementi anatomici sono forzati a rientrare in linee conduttrici curve che disegnano archi e cerchi (G. Mori, 1994). Il corpo della giovane distesa ricorda nella posizione la figura del Nudo disteso (1923), ma rispetto a quello è più addolcito e meno deformato. Per la prima volta Tamara sostituisce allo sfondo sommariamente definito da piani di colore accostati una prospettiva urbana, inquadrata dalla tenda a sinistra che sembra aprirsi su un palcoscenico. Di particolare interesse è inoltre la scelta del soggetto, gli amori saffici, che in quegli anni erano di grande attualità sia in letteratura sia in pittura.
Lempicka Tamara Ritratto del conte Fürstenberg-HerdringenRitratto
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA RITRATTO DEL CONTE FüRSTENBERG-HERDRINGENRITRATTO
del conte Fürstenberg-Herdringen oil on board, 41 x 27 Tamara de Lempicka - 1924-1925 circa Collezione privata subject: portrait decrizione: Il dipinto è variamente datato fra il 1924 e il 1925, per la vicinanza con la Testa di donna slava e il dipinto Il doppio «47», ispirati ai modelli di Lhote. Ma in questo periodo il vocabolario pittorico della Lempicka si arricchisce di riferimenti alla pittura manierista fiorentina. In quest’immagine, che la critica ha definito come un Mefisto della Berlino degli anni di Klaus Mann (Marmori, 1977), sono evidenti i richiami ai ritratti di Pontormo, in particolare al Ritratto del gioielliere (Parigi, Louvre), e di Bronzino. Dal Ritratto di giovane con liuto (Firenze, Uffizi) di quest’ultimo, l’artista riprende il motivo degli occhi sbarrati con l’iride in evidenza, le sopracciglia sottili e la mancanza di ciglia. Interessante è inoltre la scelta del taglio compositivo, che ritroviamo in alcuni dipinti della Lempicka di questi anni, che echeggia certe inquadrature cinematografiche. Nel Ritratto del conte Fürstenberg la pittrice polacca ha saputo definire con straordinaria acutezza il carattere dissoluto e freddo di quest’uomo, insensibile a tutto tranne che al proprio piacere lussurios
Lempicka Tamara  Tht Telephone II 1930
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA THT TELEPHONE II 1930
Lempicka Tamara  Ritratto di Romana de la Salle
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA RITRATTO DI ROMANA DE LA SALLE
Lempicka Tamara  Arlette Boucard with Aruns 1931
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA ARLETTE BOUCARD WITH ARUNS 1931
Lempicka Tamara
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA
1920. olio su tela 73 x 59,7 cm. Barry Friedman Ltd. New York. U.S.A
Lempicka Tamara  Donna con colomba
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA DONNA CON COLOMBA
1929-1930. olio su tela. 37 x 28 cm
Lempicka Tamara   Donna con stola
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA DONNA CON STOLA
1925. Huile sur toile. 100 x 70 cm.
Lempicka  Tamara de  Donne al bagno
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA DE DONNE AL BAGNO
1929. Huile sur toile. 89 x 99 cm.
Lempicka Tamara  Giovane ragazza alla finestra
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA GIOVANE RAGAZZA ALLA FINESTRA
1933. 46 x 38 cm.
Lempicka Tamara  ragazza in verde
Tamara de Lempicka
LEMPICKA TAMARA RAGAZZA IN VERDE
1932. Huile sur contre-plaqué. 61,5 x 45,5 cm. Musée national d'Art moderne. Paris. Francia.
Lempicka de Tamara
Tamara de Lempicka
LEMPICKA DE TAMARA
La belle Rafaëla 1927. 64 x 91 cm.
Lempicka de Tamara Madone
Tamara de Lempicka
LEMPICKA DE TAMARA MADONE
1935-1936. olio su tela 34 cm. de diamètre. Musée départemental de l'Oise. Beauvais. Francia.
   
Tamara de Lempicka nasce il 16 maggio del 1898 a Varsavia. Nel 1911 compie un importante viaggio in Italia insieme alla nonna materna, durante il quale scopre la sua passione per ’arte.
Nel 1914, disobbedendo alla volontà dei genitori, interrompe gli studi e si trasferisce a San Pietroburgo, presso la zia Stefa Jansen.
Durante una festa Tamara conosce il giovane avvocato Tadeusz Lempicki e se ne innamora.
I due si sposano nel 1916, poco prima dello scoppio della rivoluzione russa.
L’anno seguente il marito è arrestato per la sua militanza nelle file controrivoluzionarie, ma grazie alle relazioni della moglie viene presto liberato. I due si trasferiscono a Copenaghen, dove già si trovano i genitori di Tamara, e da lì giungono a Parigi.
Nel 1920, poco dopo la nascita della figlia Kizette, Tamara decide di dedicarsi alla pittura e inizia a frequentare l’Académie de la Grande chaumière, poi prende lezioni da Maurice Denis e André Lhote. Nel 1922 partecipa al Salon d’Automne.
Dopo questa sua prima apparizione, la pittrice continua a esporre a Parigi fino alla seconda metà degli anni Trenta. Nel 1925 Tamara parte con la madre e la figlia per l’Italia per studiare i classici. A Milano conosce il conte Emanuele Castelbarco, proprietario della galleria d’arte Bottega di poesia, che le organizza la sua prima mostra personale.
Durante la sua permanenza in Italia conosce Gabriele d’Annunzio, del quale desidera fare un ritratto. Negli anni seguenti, divenuta pittrice di successo, intensifica la sua partecipazione a mostre ed esposizioni parigine.
Nel 1928 divorzia dal marito e ben presto si lega al barone Kuffner, che sposerà nel 1933. In seguito a una profonda crisi esistenziale, l’artista comincia a dipingere soggetti di contenuto pietistico e umanitario.
Nell’estate del 1939 i coniugi Kuffner partono per New York, dove Tamara organizza una personale alla galleria di Paul Reinhardt.
Nonostante i suoi numerosi impegni umanitari, la pittrice continua ad allestire mostre a New York, Los Angeles e San Francisco. Dopo un lungo periodo di silenzio, nel 1957 presenta le sue nuove opere a Roma alla Galleria Sagittarius. L’artista realizza in questi anni una serie di composizioni astratte, cui fanno seguito dei dipinti a spatola che non incontrano il consenso della critica. La mostra, allestita nel 1962, alla Galleria Jolas di New York è un fallimento.
Dopo la morte del marito, avvenuta nel novembre di quell’anno, Tamara lascia New York e si trasferisce a Houston, dove vive la figlia Kizette.
Nel 1969 torna a Parigi e riprende a dipingere. Una grande mostra antologica, organizzata presso la Galerie du Luxembourg (1972), riporta al successo l’anziana pittrice. Nel 1978 Tamara si trasferisce in Messico, a Cuernavaca, dove muore il 18 marzo 1980. Secondo le sue volontà testamentarie, le sue ceneri vengono sparse sul cratere del vulcano Popocatépetl.




 
 
 

 


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